Sono i mezzi più ecologici ed economici. E col sopraggiungere dell’estate, il sole e le temperature più alte spingono molti a preferire i mezzi a due ruote per i propri spostamenti. Motocicletta e bicicletta sono più agevoli da parcheggiare e permettono di districarsi nel traffico. E, soprattutto, le due ruote danno una meravigliosa sensazione di libertà!
Purtroppo però, come sanno bene ciclisti e motociclisti, rubare una moto (e ancor più, una bici) è molto più semplice di un’automobile. Un crimine minore, ma diffuso e poco contrastato.
Le statistiche
Secondo le statistiche, ogni giorno in Italia spariscono 151 tra moto e scooter, 6 ogni ora. Le città più a rischio sono Roma, Napoli e Milano, con il 40% delle sottrazioni totali. Al contrario della convinzione diffusa, non è Napoli a guidare la triste classifica delle province col maggior numero di furti delle due ruote, bensì Roma; il capoluogo campano si piazza al secondo posto, seguito da Milano. A livello regionale è comunque la Campania a dominare la top ten, davanti a Lazio, Puglia e Lombardia.
Ed è bene ricordare che si tratta di dati parziali perché a denunciare è solo 1 motociclista su 4, mentre per le bici non è disponibile alcuna statistica ufficiale.
Un ladro 'tecnologico'
L’identikit dei nuovi ladri? Individui spesso provenienti dall’Est Europa, con competenze tecnologiche e informatiche. Le organizzazioni criminali sono costituite da soggetti con elevata conoscenza delle tecnologie in uso, la cui provenienza è spesso riconducibile a Paesi dell’Europa orientale: Moldavia, Ucraina, Polonia, Romania e Slovenia.
Sono sempre più usati congegni che consentono di raggiungere lo scopo senza danni (per esempio i jammer). Compiuto l'atto criminale, i ladri professionisti si organizzano portando via la moto o la bici con un furgone e trasportandola lontano o all'estero, per rivenderla nella sua interezza con dati e documenti alterati. Oppure smontarla per alimentare il mercato parallelo dei pezzi di ricambio. Tra le principali rotte di destinazione finale del veicoli rubati o indebitamente appropriati in Italia ci sono Romania, Ungheria, Ucraina, Serbia, Spagna, Germania e Paesi del Nord e Centro Africa.
Prevenire il furto della moto
Ecco alcuni trucchi che permettono ai guidatori più attenti di evitare l'attacco dei ladri e di continuare a utilizzare il loro ciclomotore, senza troppe preoccupazioni. 1. Attenzione al parcheggio
Innanzitutto, evitare di parcheggiare in luoghi poco frequentati o poco illuminati e preferire strade centrali o comunque ben illuminate, così da impedire ai malintenzionati di manomettere il veicolo o di rubarlo.
Se non si ha la possibilità di lasciare la moto al chiuso, cercare di parcheggiarla in un luogo coperto da una telecamera di sorveglianza, o comunque in zone poco isolate, con più gente possibile. 2. Non lasciare mai la moto sempre nello stesso posto Non parcheggiare la moto sempre nello stesso luogo, per evitare che qualche malintenzionato controlli, tenga traccia delle nostre abitudini e colpisca al momento opportuno, magari durante le ore notturne quando c'è poca gente.
3. Antifurto tradizionale Non lasciare la moto parcheggiata all'aperto se non è dotata di un antifurto. Anche sistemi come il blocca disco o una catena antitaglio risultano utili. È opportuno stringere con la catena la ruota (meglio quella posteriore che quella anteriore), in modo da rendere difficile il suo spostamento, e attaccare la catena a un elemento fisso, come un palo o anello su un muro. Sono piccole soluzioni, ma utili per limitare il rischio di furti. 4. Antifurto satellitare Per stare davvero tranquilli, bisognerebbe utilizzare un sistema satellitare, in modo da poter rintracciare il mezzo rubato ed essere avvisati immediatamente in caso di movimento. Ne esistono parecchi sul mercato, di diversa efficacia e prezzo. Argo è un sistema avanzato e affidabile, che utilizza tecnologie di ultima generazione e ha la funzione anti-jamming . Per saperne di più clicca qui.
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